L’andamento degli ETF su Bitcoin sulle borse tradizionali è ottimo.
Tuttavia un segnale negativo c’è, anche se paradossalmente potrebbe persino essere interpretato come un segnale positivo.
La questione sembra complessa, ma invece non lo è affatto. Bisogna però distinguere bene le due cose.
L’andamento degli ETF su Bitcoin
Gli ETF su Bitcoin spot sono sbarcati sulle borse statunitensi l’11 gennaio di quest’anno.
Nelle prime due settimane in realtà hanno fatto registrare deflussi netti complessivi, ma solo perché quello di Grayscale aveva in cassa da anni BTC da liquidare. Il Grayscale Bitcoin Fund è nato un decennio fa, ma non come ETF. È stato trasformato in ETF solo a gennaio, e solo da allora ha potuto liquidare i BTC in eccesso.
A partire però da fine gennaio gli ETF su Bitcoin hanno iniziato a far registrare afflussi netti complessivi, fino al picco di marzo, quando BTC fece registrare il suo nuovo massimo storico di prezzo.
Da allora è iniziato un lungo periodo di lateralizzazione discendente concluso ad inizio settembre.
A quel punto la rotta si è invertita, ed hanno iniziato a far registrare continui afflussi netti complessivi.
Basta dire che l’8 settembre detenevano tutti insieme poco più di un milione di BTC, mentre ora sono arrivati a circa 1.200.
Il segnale negativo
Questo andamento però non è stato lineare. Anche dal 9 settembre ad oggi si sono verificate alcune brevi inversioni di tendenza, come ad esempio quella di inizio ottobre, quando fecero registrare deflussi per quattro giorni consecutivi.
L’andamento recente sta ricalcando quello dei mesi scorsi.
Dalla seduta di borsa del 28 ottobre fino a quella del 31 ottobre tutti i giorni hanno fatto registrare afflussi netti complessivi.
Poi però, prima delle elezioni presidenziali USA, hanno fatto registrare tre giorni di deflussi, compreso il giorno delle elezioni (5 novembre).
Il 6 novembre si è diffusa la notizia della vittoria di Donald Trump, ed è iniziato il cosiddetto Trump Trade.
A quel punto gli ETFs su Bitcoin hanno fatto registrare ben sei sedute di borsa consecutive con afflussi netti complessivi, facendo anche registrare il maggior singolo afflusso giornaliero, il 7 novembre, con più di 1,3 miliardi di dollari.
Questa striscia positiva però si è interrotta ieri.
In teoria i -400 milioni di dollari di ieri dovrebbero essere un segnale negativo, ma c’è chi crede che invece vada interpretato come un segnale positivo.
Il segnale positivo
Il fatto è che, nel corso dell’anno, ogni volta che si è registrato un deflusso complessivo superiore a 400 milioni di dollari il prezzo di BTC ha smesso di scendere.
Quindi sebbene il dato di ieri rimanga a tutti gli effetti un segnale negativo, potrebbe anche essere interpretato invece come un segnale positivo per ciò che accadrà da oggi in poi.
D’altronde il Trump Trade è terminato, ma non è detto che sia terminata anche la crescita di Bitcoin.
Il segnale negativo di ieri evidenzia soltanto che ieri è terminato il Trump Trade, ma in realtà non dice nulla sul futuro.
Un dato positivo invece è il calo del Dollar Index, sceso da 107 punti a 106,5.
A dire il vero già dopo le precedenti elezioni vinte da Trump, nel novembre del 2016, il Dollar Index salì per una decina di giorni dopo la sua vittoria, per poi scendere leggermente, ma in seguito tornò a salire per l’intera prima metà di dicembre. Iniziò la lunga discesa post-elezioni solo ai primi di gennaio 2017.
Pertanto, visto che Bitcoin tende ad essere inversamente correlato al Dollar Index, potrebbero esserci ancora alcuni giorni di crescita, che però potrebbero anche non durare molto.
La previsione sull’andamento di ETF e prezzo di Bitcoin (BTC)
Nonostante ciò, se lunedì dovrebbe concludersi l’attuale fase rialzista di Bitcoin, non è detto che non se ne inneschi un’altra.
D’altronde la crescita di questa prima metà di novembre è stata clamorosa, quindi sarebbe più che lecito attendersi un rallentamento, se non addirittura una correzione.
Il livello di prezzo più importante, allo stato attuale delle cose, sembrano essere gli 82.000$, cifra che non è nemmeno stata avvicinata durante la correzione di ieri.
Se dovesse riuscire a mantenersi sopra questa soglia anche la prossima settimana, e fino alla fine del mese, a dicembre potrebbe anche avere la forza di fare un’altra risalita magari verso i 100.000$.