Standard Chartered ha dichiarato che la recente vittoria repubblicana alle elezioni statunitensi potrebbe fungere da importante catalizzatore per gli asset digitali, che potrebbero portare il loro valore di mercato da 2,5 trilioni di dollari a 10 trilioni di dollari entro la fine del 2026.
L’ultimo report dell’istituto sottolinea infatti come i cambiamenti normativi previsti dalla nuova amministrazione possano spianare la strada all’adozione mainstream degli asset digitali, in quanto i cambiamenti di politica e i rollback normativi non potranno che favorire un panorama più favorevole.
Cosa farà Trump? Le ipotesi di Standard Chartered
Più nel dettaglio, secondo Standard Chartered le prime mosse dell’amministrazione Trump potrebbero includere l’abrogazione della SAB 121 della SEC, una guideline che imposto ai custodi di criptovalute di elencare gli asset digitali come passività di bilancio, limitando così la loro capacità di offrire servizi di custodia.
Kendrick ha dunque sostenuto che l’eliminazione del SAB 121 potrebbe aprire le porte alle banche e agli investitori istituzionali statunitensi, consentendo loro di impegnarsi più liberamente nel mercato degli asset digitali.
Anche le stablecoin potrebbero trarre benefici significativi. Il report ha infatti evidenziato i recenti sforzi legislativi per stabilire dei paletti all’emissione di stablecoin, osservando che un’amministrazione a guida repubblicana potrebbe portare avanti queste iniziative. Per la banca, è questo uno step fondamentale per legittimare l’uso delle stablecoin nelle applicazioni finanziarie tradizionali, potendo spingere potenzialmente il mercato delle stablecoin a 1.000 miliardi di dollari entro il 2026.
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Bitcoin a 200.000 dollari entro il 2025
L’ottimismo non si esaurisce però qui. La banca prevede infatti che Bitcoin (BTC) sarà un asset centrale nell’ecosistema digitale, con un prezzo che dovrebbe salire a circa 200.000 dollari entro il 2025. Dall’approvazione degli ETF statunitensi sul Bitcoin a pronti all’inizio di quest’anno, gli afflussi netti hanno già raggiunto circa 400.000 BTC, pari a circa 25 miliardi di dollari.
Standard Chartered ritiene che questi afflussi potrebbero accelerare ulteriormente con la maturazione del mercato degli ETF, ottimizzando potenzialmente i portafogli di investimento con un’allocazione più bilanciata tra Bitcoin e oro, secondo l’istituto di credito.
Oltre a Bitcoin, il report prevede che le piattaforme di contratti intelligenti e le blockchain di livello 2, che facilitano le applicazioni decentralizzate e i protocolli DeFi, guadagneranno valore a un ritmo più veloce del Bitcoin nei prossimi anni.
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