Il 22 ottobre Chainlink ha lanciato Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) Private Transactions, ovvero una nuova soluzione che consente agli istituti finanziari di collegare le proprie blockchain private con altre chain.
In conseguenza a questo lancio, il token LINK nativo ha raggiunto il suo massimo di più settimane da fine settembre: il prezzo dell’asset ha raggiunto il picco a $12,16 prima di scendere a $11,41 al momento. Il token, oggi in discesa di oltre il 5%, mantiene tuttavia un aumento di circa l’1% negli ultimi sette giorni.
Attualmente LINK si colloca tra i primi 14 asset digitali, con una capitalizzazione di mercato di circa 7,15 miliardi di dollari. Un nuovo token che sta esplodendo in prevendita al momento è invece PEPU, che ha superato $21,8 milioni grazie all’innovazione di una blockchain Layer 2, la Pepe Chain, che migliori Ethereum e dia prevalenza al settore delle meme coin.
Chainlink lancia la CCIP
Il 22 ottobre scorso Chainlink ha lanciato Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) Private Transactions, ossia una nuova soluzione che consente agli istituti finanziari di collegare le proprie blockchain private con altre chain.
Lo scopo della piattaforma è quello di risolvere l’attuale problema della privacy sicura tra le chain, che finora ha rappresentato un ostacolo alle interazioni blockchain conformi alle normative per gli istituti finanziari.
Chainlink ha inoltre reso noto che Australia and New Zealand Banking Group (ANZ) sarà una delle prime istituzioni ad adottare la piattaforma: ciò consentirebbe la liquidazione di asset reali (RWA) tokenizzati cross-chain nell’ambito del Project Guardian di Singapore, guidato dalla Monetary Authority of Singapore (MAS).
Il Blockchain Privacy Manager di Chainlink è progettato per alimentare questa nuova tecnologia, in quanto consente alle blockchain private di utilizzare CCIP per connettersi ad altre reti, tra cui blockchain pubbliche e private, fonti di dati esterne e sistemi finanziari tradizionali, mantenendo al contempo la privacy delle transazioni.
Le istituzioni che utilizzano Blockchain Privacy Manager possono impostare parametri di privacy specifici per ogni transazione, nascondendo informazioni sensibili, come dati privati, importi di token e controparti, mentre rivelano selettivamente altri dettagli on-chain.
Nigel Dobson, Banking Services Lead di ANZ, ha osservato che la piattaforma affronta le sfide di lunga data in materia di privacy nelle transazioni blockchain istituzionali e ha aggiunto che questo progresso potrebbe accelerare l’adozione della blockchain tra gli istituti finanziari.
Oltre al Privacy Manager, Chainlink ha introdotto un Sandbox per DECO, un sistema di verifica dei dati che tutela la privacy: DECO utilizza zero-knowledge proof (ZKP) e infrastrutture web esistenti per garantire la privacy dei partecipanti alla blockchain.
Mentre DECO è ancora in fase di test, Chainlink prevede di rendere la piattaforma accessibile al pubblico.
Perché le istituzioni hanno bisogno di transazioni private blockchain?
Secondo Chainlink, la mancanza di una privacy cross-chain sicura ha impedito alle istituzioni finanziarie di interagire tra blockchain in un modo che soddisfi i requisiti di protezione dei dati, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) europeo.
Per soddisfare i requisiti GDPR, le istituzioni devono garantire la privacy end-to-end per le transazioni private chain-to-private chain e limitare l’esposizione dei dati per le transazioni private chain-to-public chain.
“La privacy è un requisito fondamentale per la maggior parte delle transazioni istituzionali”, ha affermato il co-fondatore di Chainlink, Sergey Nazarov, che ha anche aggiunto che si aspetta un afflusso significativo di adozione istituzionale di blockchain poiché le transazioni private di Chainlink tra catene sono ora possibili.
“Siamo entusiasti di continuare la nostra collaborazione con ANZ ed esplorare come effettuare grandi transazioni su più chain, in un modo che aiuti a soddisfare i loro requisiti di conformità e legali […].”
Intanto arriva un nuovo token che sta riscuotendo grande successo: PEPU, uno dei 3 token da acquistare durante il superciclo delle meme coin, vola a $21,8 milioni in prevendita grazie alla sua Pepe Chain che sta riscuotendo grande interesse negli investitori.
Pepe Unchained (PEPU) vola a $21,8 milioni in prevendita: sarà la prossima meme coin a esplodere?
Pepe Unchained (PEPU) è riuscito anche a raggiungere $21,8 milioni nella sua ICO inarrestabile, dimostrando di essere una delle prevendite più interessanti e con maggiori potenzialità di quest’anno.
Il progetto ha intenzione principalmente di realizzare una blockchain Layer 2 di sua proprietà, in modo da ovviare a problemi di congestione della Layer 1, Ethereum, permettere di pagare gas fee più basse e accedere a velocità elevate di transazione.
Quella che prende il nome di Pepe Chain vuole diventare la prima blockchain dedicata alle meme coin, che inoltre mette a disposizione dei suoi investitori un bridge ETH-PEPU, un DEX personalizzato, un block explorer e anche delle analisi avanzate.
Il team, allo scopo di incentivare l’uso di questa blockchain, ha anche avviato il Pepe Frens With Benefits Developer Grant Program, per il quale sono finalmente aperte le candidature: gli sviluppatori interessati possono fare richiesta per ottenere dei finanziamenti allo scopo di sfruttare in ogni modo possibile la Pepe Chain.
Il progetto mette a disposizione inoltre il meccanismo di staking, il cui APY è ora al 103%, sin dalla prevendita, in quanto è possibile bloccare subito i propri token, contemporaneamente all’acquisto.
PEPU, token nativo del progetto, con ogni probabilità potrebbe anche fare 100x quando arriverà sugli exchange, vista la grande risonanza della sua prevendita.
