Le ultime Bitcoin news parlano della possibilità del lancio delle crypto opzioni ETF sulle borse statunitensi entro l’inizio del 2025.
Dopo che a gennaio 2024 sono stati introdotti i fondi spot quotati in borsa, permettendo l’afflusso di enormi capitali istituzionali nel mercato Bitcoin, ecco che sta per arrivare un nuovo strumento di investimento.
Tutto ciò potrebbe contribuire alla crescita del prezzo di BTC, tale da portare potenzialmente a target le ambiziose previsioni per il 2025.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Ultime Bitcoin news: opzioni ETF attese prima del 2025
A distanza di pochi mesi dall’approvazione degli ETF spot Bitcoin, ecco che le ultime crypto news parlano dell’apertura delle opzioni ETF entro il 2025.
Dopo aver ospitato l’avvio al trading per 12 diversi fondi quotati in borsa, ora i regolatori statunitensi pensano al prossimo strumento di investimento.
Secondo gli esperti le opzioni potrebbero arrivare già dalle prossime settimane, introducendo una nuova narrativa bullish sul mercato.
A seguire molto probabilmente anche le opzioni ETF su Ethereum verranno lanciate sul terreno degli Stati Uniti. In particolare le borse del New York (NYSE) Arca, Cboe, e Nasdaq sono le dirette interessate della news.
La SEC, ente incaricato di dare il via libera a questo passaggio, è stata negli ultimi mesi scoraggiata dai potenziali danni agli investitori.
La società non-profit Better Markets Inc aveva a tal proposito avvertito la Commissione statunitense di “ procede in modo particolarmente cauto”.
Per questo motivo Gary Gensler ed il suo team si sono astenuti nel dare una risposta definitiva alle opzioni ETF Bitcoin, ma d’ora in poi le cose potrebbero cambiare.
L’8 agosto, il CBOE ha presentato una modifica per la domanda alla SEC, in merito alla richiesta di approvazione di tali prodotti. Il documento è tre volte più lungo del primo e affronta questioni come la manipolazione del mercato e i limiti di posizione in modo dettagliato.
James Seyffart, analista ETF presso Bloomberg Intelligence, ha colto l’occasione per dare la sua opinione in merito alla breaking news.
Secondo lui le opzioni ETF Bitcoin potrebbero sbarcare in borsa prima del 2025, con l’ultima deadline per la SEC attesa per il 21 settembre.
Come funziona il trading di opzioni ETF?
La news del possibile lancio delle opzioni ETF Bitcoin entro il 2025 ha creato molte aspettative ottimistiche negli investitori, ma come funzionano esattamente tali prodotti?
Le opzioni non sono altro che contratti che danno il diritto ai titoli di acquistare o vendere un asset ad un determinato prezzo fissato in precedenza.
In particolare ne esistono di due tipi: call e put.
Le opzioni call offrono il diritto di acquistare un’attività sottostante, come per esempio Bitcoin stesso, ad un prezzo fisso, proteggendosi dal potenziale aumento del suo valore.
Al contrario le opzioni put permettono di vendere un titolo ad un determinato prezzo, proteggendosi da eventuali ritracciamenti.
In entrambi i casi chi sottoscrive questi contratti deve pagare un premio ( proprio come se fosse un assicurazione) ancorato ad uno strike price.
Quest’ultimo stabilisce il livello di strike, sopra o al di sotto del quale i traders trarranno vantaggio ad esercitare il contratto. Ogni opzione ha anche una scadenza temporale.
Di seguito il grafico delle opzioni (futures) di BTC su Deribit, con scadenza 28 marzo 2025.
In merito all’atteso lancio di opzioni ETF sul mercato spot statunitense, gli esperti riferiscono un’apertura maggiore agli investimenti istituzionali. I vantaggi che Bitcoin potrebbe assumere sono molteplici ma si possono riassumere in un aumento della domanda per prodotti crittografici.
Nel frattempo, in atteso della decisione della SEC entro l’inizio del 2025, possiamo comunque basarci sugli ETF futures. Questi non hanno un impatto diretto sul sottostante, ma permettono comunque di esporsi in tal senso con prodotti più complessi.
Ad ogni modo generalmente sottoperformano gli equivalenti del mercato spot perché il costo del roll over dei contratti futures mensili riduce i rendimenti complessivi.
Di seguito una grafica di Bloomberg Intelligence che mostra gli attuali ETF futures di Bitcoin dotati di mercato parallelo di opzioni.
Recap della situazione ETF su Bitcoin spot: tutti i traguardi segnati da gennaio
La news dell’introduzione delle opzioni ETF prima del 2025 potrebbe avere un effetto positivo, simile a quanto fatto dai fondi quotati in borsa a gennaio.
Dalla loro approvazione infatti, gli ETF spot Bitcoin hanno concesso un “Net Inflow” di ben 17,34 miliardi di dollari. In totale i Fund Manager incaricati di gestire gli scambi dei clienti hanno immagazzinato asset per 55,11 miliardi di dollari.
Tutto ciò ha contribuito a spingere significativamente a rialzo il prezzo di Bitcoin da inizio anno. In particolare dal lancio degli ETF la crypto è cresciuta del 40% circa, passando dai 40.000 dollari agli attuali 60.000 dollari.
Grayscale, BlackRock, Fidelity e Ark Invest sono tra i fornitori che hanno gestito più contrattazioni istituzionali sugli ETF BTC.
Tra i maggiori traguardi segnati dall’epoca ETF Bitcoin spot non possiamo non citare il record nei volumi di scambio nel giorno 1 di trading.
All’apertura infatti questi strumenti hanno realizzato volumi complessivi per 4,6 miliardi di dollari. Il dato supera di gran lunga quanto segnato dagli ETF sull’oro nel 2004, quando registrarono 1,63 miliardi di dollari di scambi.
Larry Fink, CEO di BlackRock, ha dichiarato a marzo che i fondi quotati in borsa Bitcoin rappresentano i mercati “più rapida crescita nella storia degli ETF”
L’augurio per il prossimo lancio delle opzioni ETF è che possano eguagliare tali numeri, anche se probabilmente non avranno lo stesso appeal nei volumi.
Previsione del prezzo di Bitcoin per il 2025
Le ultime news relative alle opzioni ETF Bitcoin potrebbero potenzialmente spingere le quotazioni della crypto verso target ambiziosi per il 2025.
Di recente la società di analisi Bernstein ha rivelato di essere fortemente bullish sul settore crittografico, evidenziando una proiezione futura dei prezzi a 200.000 dollari per BTC.
La loro visione si basa sul valore degli afflussi derivanti dai prodotti ETF Bitcoin spot, che hanno portato gli investitori istituzionali a conservare monete digitali.
In particolare gli analisti credono che gli ETF spot otterranno fino al 7% dell’intera offerta di Bitcoin entro il 2025. Inoltre le società emittenti, secondo Bernestein, raggiungeranno 190 miliardi di dollari di asset in gestione entro il prossimo anno.
Questo ovviamente si traduce in un forte rally dei prezzi dell’asset, con target da capogiro. Lo stesso fondo crede che a fine anno la criptovaluta verrà scambiata ad una valutazione di 90.000 dollari per unità.
In maniera simile, anche la banca Chartered Standard è ottimista sulle sorti di Bitcoin e proietta la moneta a 100.000 dollari entro fine anno.
L’andamento delle presidenziali USA avrà un ruolo determinante in tal senso per spingere al rialzo i prezzi del settore crypto.