Standard Chartered intende lanciare un trading desk per Bitcoin ed Ethereum a Londra

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La famosa banca britannica Standard Chartered si sta preparando a lanciare un proprio trading desk per consentire ai clienti istituzionali di investire in Bitcoin ed Ethereum tramite una piattaforma proprietaria.

Le operazioni potrebbero essere avviate nelle prossime settimane, proprio in concomitanza dell’avvio del trading per gli ETF spot di Ethereum, con Londra che è stata scelta come sede operativa della multinazionale.

Standard Chartered è famosa per le sue previsioni ottimistiche su Bitcoin e sul settore crypto in generale, avendo più volte offerto la sua visione bullish per il mercato: il lancio del trading desk potrà aiutare a risollevare le quotazioni dall’attuale sentiment bearish?

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Standard Chartered pronta ad inaugurare un trading desk per Bitcoin ed Ethereum

Secondo quanto riportato recentemente da Bloomberg, la nota banca britannica Standard Chartered si starebbe organizzando per lanciare a breve un trading desk per Bitcoin ed Ethereum, ovvero una piattaforma virtuale dove gli operatori abilitati potranno negoziare la compravendita di prodotti digitali con sottostante in BTC ed ETH.

Come rivelato da fonti vicine alla vicenda, la società dovrebbe presentare ufficialmente la novità nelle prossime settimane, e selezionerà la sede di Londra come fulcro centrale delle operazioni riservate ai clienti istituzionali.

Ricordiamo che Standard Chartered è una banca universale che offre servizi di vario tipo a privati,imprese e governi di tutto il mondo: pur operando principalmente dalla Gran Bretagna, il 90% dei suoi utili proviene da altre filiali estere.

Un trading Desk su Bitcoin ed Ethereum potrebbe dunque aprire le porte ad investimenti di un certo livello nel settore crittografico dalle borse di tutto il mondo (con focus in Asia), e non solo sul fronte europeo.

Come scritto, infatti, testualmente dalla banca in una dichiarazione via e-mail veicolata da Bloomberg:

“Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri regolatori per supportare la domanda dei nostri clienti istituzionali di scambiare bitcoin ed Ethereum, in linea con la nostra strategia di supporto ai clienti attraverso il più ampio ecosistema di risorse digitali, dall’accesso e dalla custodia alla tokenizzazione e all’interoperabilità”.

La notizia rappresenta solo la punta dell’iceberg di un attività proattiva nei confronti del mondo crypto e blockchain da parte Standard Chartered, che già oggi offre servizi di, trading OTC e custodia di asset digitali presso Zodia Markets e Zodia Custody.

Inoltre a novembre ha lanciato un’unità blockchain chiamata Libeara per assistere le istituzioni nella tokenizzazione delle risorse del mondo reale utilizzando il dollaro di Singapore come sottostante.

Da sottolineare poi, da circa un anno la banca londinese esprime le proprie considerazioni palesemente bullish sia su Bitcoin che su Ethereum, millantando previsioni ottimistiche per il futuro del settore.

In particolare le ultime previsioni di Standard Chartered hanno descritto un evoluzione dei prezzi per BTC che potrebbe sfociare nel raggiungimento dei 100.000 dollari entro fine anno, e eventualmente dei 150.000 dollari qualora Donald Trump dovesse vincere le elezioni presidenziali.

Per Ethereum la banca ha previsto una crescita fino a 8.000 dollari entro fine anno se gli ETF avranno un esito positivo.

Mercato delle criptovalute debole in attesa del lancio degli ETF Ethereum

In attesa del lancio del trading desk a Londra per Standard Chartered, il mercato delle criptovalute appare particolarmente debole, con Bitcoin ed Ethereum in down sia negli ultimi 7 giorni che nell’ultimo mese.

Oggi l’inizio della settimana non sembra prevedere un’inversione di rotta visto che la notizia dello sblocco dei pagamenti di Mt. Gox ha portato ad un’ulteriore discesa nella maggior parte degli asset digitali. 

La paura degli investitori per una corsa alle vendite di 9 miliardi di dollari, ha portato Bitcoin a perdere quota 61.000 dollari mentre sul fronte Ethereum sono stati rotti a ribasso i 3.300 dollari. 

Per le altcoin la situazione sembra ancora più sanguinosa, con diverse monete come NOT, ORDI, ARK, ZK, UNI e MKR che registrano discesa in doppia cifra percentuale su base giornaliera.

Ieri le liquidazioni dei mercati futures hanno coinvolto più di 90.000 traders portando all’evaporazione di oltre 140 milioni di dollari. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati di Coinglass, le liquidazioni long salgono a 260 milioni di dollari, mentre le short si attestano ad appena 25 milioni di dollari.

Sembra proprio che siano gli orsi a mantenere il controllo del mercato in questo momento.

Il lancio degli ETF spot di Ethereum con l’approvazione dei documenti S-1, e la successiva inclusione dello strumento di investimento nel trading desk di Standard Chartered ,potrebbe risollevare le sorti del mercato riportando la situazione ad una condizione più positiva.

Secondo quanto riportato da Eric Balchunas, analista ETF presso Bloomberg, dopo che gli asset manager hanno rivisto i propri documenti di registrazione presso la SEC, la data prevista per l’avvio al trading di Ethereum presso Wall Street è il 2 luglio, fermo restando che non ci sono ancora date ufficiali.

Così come successo anche per il lancio degli ETF di Bitcoin, anche per quelli di Ethereum il risultato potrebbe essere una spinta al rialzo di tutto il mercato crittografico, tale da ribaltare l’attuale sentiment bearish.

Nel mezzo di questo delicato outlook, la dominance di Bitcoin si mantiene particolarmente elevata a quota 55%, in crescita di circa il 38 punti percentuali rispetto ai valori di novembre 2022 quando l’indice era ai suoi minimi locali.

Più Bitcoin ingloba quote di mercato, più ci sarà spazio per un movimento rialzista delle altcoin qualora ci saranno le condizioni di mercato adeguate.

Per adesso il trend sembra essere organico al rialzo, con i valori saldamente al di sopra dell’EMA 50 settimanale. Indicativamente quando scenderemo sotto al 50%, potrebbe osservare i primi movimenti bullish delle alternative coins, compresa Ethereum.