La Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA ha presentato una mozione alla Corte in cui chiede di respingere le difese del crypto exchange Kraken.
L’agenzia di regolamentazione si è anche lamentata di “dover ridiscutere le stesse questioni ripetutamente”.
Kraken: la SEC e la mozione per respingere le tre difese del crypto-exchange
Segue la saga del caso SEC vs. Kraken iniziato lo scorso novembre 2023. Ora è la Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA che ha chiesto alla Corte di respingere tre delle difese del crypto-exchange.
Stando a quanto riportato, la SEC avrebbe depositato una mozione alla Corte del Distretto Settentrionale della California.
In pratica, la SEC chiede di respingere le richieste di Kraken relative a:
- la mancanza di chiarezza sulle leggi in materia di security e sulla loro applicazione agli asset virtuali;
- le affermazioni del crypto-exchange che dice di non essere stata informata correttamente del fatto che la sua condotta era considerata una violazione delle leggi in materia di security;
- le affermazioni di Kraken basate sulla “dottrina delle grandi questioni”.
La dottrina è un principio legale stabilito dalla Corte Suprema, secondo il quale le agenzie non dovrebbero espandere i propri poteri normativi senza una chiara autorizzazione del Congresso.
Kraken vs. SEC: un eccesso di potere contro le crypto?
Era febbraio 2024 quando Kraken aveva presentato la sua richiesta di archiviazione, presso un tribunale federale di San Francisco, della causa presentata dalla SEC a novembre 2023.
La SEC aveva accusato il crypto-exchange di aver guadagnato illegalmente milioni di dollari da transazioni di security non registrate (le crypto), oltre che di fornire servizi di exchange, broker, dealer e clearing agency senza la dovuta registrazione.
Nella sua richiesta di archiviazione, poi, Kraken aveva richiamato la “dottrina delle grandi questioni”, sostenendo che il Congresso dovrebbe approvare leggi anziché delegare l’autorità alle autorità di regolamentazione come la SEC.
Ed ecco oggi la risposta della SEC che avrebbe definito tali affermazioni come “giuridicamente insostenibili”, chiedendo nuovamente la loro archiviazione. Ecco come cita la mozione della SEC:
“Nel respingere la mozione di archiviazione di Kraken, la Corte ha respinto l’affermazione di Kraken secondo cui la dottrina delle questioni importanti precludeva questa azione e ha anche stabilito che la definizione di ‘contratto di investimento’ ai sensi del Securities Exchange Act del 1934 è una legge ben consolidata”.
La richiesta di processo con giuria
Oggi, la SEC si lamenta con la Corte che Kraken cerca di ridiscutere le stesse questioni ripetutamente, in ogni fase possibile del caso.
Nel frattempo, a settembre, Kraken aveva depositato una richiesta esplicita affinché il processo della causa contro la SEC portato in tribunale, avesse una giuria.
Tale richiesta non è stata motivata direttamente dal crypto-exchange, ma da un’analisi si evince che sia stata fatta per evitare che autorità come giudici e SEC possano decidere facilmente in modo sfavorevole per Kraken.