Moo Deng: il market cap della meme coin supera i 100 milioni di dollari

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Moo Deng (MOODENG) è un asset basato su Solana ispirato al cucciolo di ippopotamo pigmeo diventato virale sul web.

Con un market cap arrivato a circa 190 milioni di dollari, Moo Deng ha recentemente superato le performance di altre famose meme coin come Dogecoin, Shiba Inu e Pepe, registrando un aumento del 71% in 24 ore.

Il successo di Moo Deng riflette l’ottimismo del mercato e il rinnovato interesse dei trader verso le meme coin, storicamente viste come investimenti rischiosi e speculativi.

La popolarità di Moo Deng

Moo Deng ha tratto ispirazione dall’omonimo ippopotamo pigmeo, nato nel Khao Kheow Open Zoo in Thailandia.

I video del piccolo animale hanno rapidamente conquistato il cuore degli utenti online, diventando virali e alimentando l’interesse verso il token.

Grazie alla crescente fama del cucciolo, il volume di trading della criptovaluta ha superato i 76 milioni di dollari nelle ultime 24 ore, portando il valore del token a 0,18 dollari.

In confronto, Dogecoin ha registrato un aumento del 4%, Shiba Inu del 13% e Pepe dell’8%, dimostrando che Moo Deng ha avuto una performance notevolmente superiore rispetto ai suoi competitor più affermati.

I rischi dietro l’aumento di Moo Deng

Nonostanteio il rally, Moo Deng potrebbe subire un’inversione di tendenza. L’Indice di Forza Relativa (RSI), un indicatore utilizzato per valutare le condizioni di ipercomprato e ipervenduto, è attualmente a 85,65, ben al di sopra della soglia di 70 che indica ipercomprato.

Questo significa che la criptovaluta ha probabilmente raggiunto un picco temporaneo e potrebbe affrontare una correzione nei prossimi giorni.

Anche le Bande di Bollinger, che misurano la volatilità del mercato, mostrano un’ampia espansione, suggerendo che il valore del token potrebbe oscillare significativamente in entrambe le direzioni.

Gli analisti evidenziano che, in caso di calo della domanda, il valore di Moo Deng potrebbe scendere a 0,030 dollari, un livello di supporto critico.

Tuttavia, se l’interesse degli acquirenti continua a rimanere elevato, il token potrebbe mantenere il suo slancio e superare il valore di 0,14 dollari, continuando il suo rally.

L’alternativa si chiama Crypto All-Stars

Mentre Moo Deng e altre meme coin guadagnano terreno, i trader stanno puntando anche su progetti in presale che potrebbero dare guadagni notevoli nel breve termine.

Crypto All-Stars sta cercando di capitalizzare sul recente successo delle meme coin e sullo staking, un metodo che permette di ottenere ricompense passive in criptovalute semplicemente bloccando dei token nel wallet e venire selezionati come validatori di un blocco sulla rete.

Basato sul MemeVault, un ecosistema multi-token e multi-staking, Crypto All-Stars consente ai trader di mettere in staking fino a 12 meme coin, tra cui Shiba Inu, Dogecoin e Pepe.

Il vantaggio principale del MemeVault è la possibilità di fare staking di diversi token utilizzando un unico protocollo, ovvero il Proof-of-Stake. In questo modo i trader potranno ottenere ricompense cumulative sotto forma del token nativo STARS.

Crypto All-Stars ha già raccolto oltre 1,6 milioni di dollari, con il token STARS attualmente in vendita a 0,0014652 dollari.

Il team di Crypto All-Stars ha l’obiettivo di creare una community solida formata da appassionati di meme coin.

Utilizzando il MemeVault, i trader potranno generare un aumento del valore di STARS e sostenerlo a lungo termine. Gli sviluppatori contano di portare lo STARS tra le prime 10 meme coin sul mercato.

Il lancio del MemeVault è previsto per la fine della presale, con il listing del token STARS sugli exchange e sugl iexchange decentralizzati (DEX).  

I trader interessati possono acquistare STARS utilizzando ETH, BNB, USDT o carta di credito per iniziare subito a fare staking e ottenere ricompense passive in base all’APY.

Per scoprire come comprare il token STARS in presale è possibile leggere questa guida.

Visita la presale di Crypto All-Stars

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.