Stasera alle ore 20:00 italiane la Fed statunitense prenderà una decisione fondamentale per le sorti del mercato crypto, andando ad esprimersi in merito al taglio dei tassi d’interesse.
Con un abbassamento dello yield per gli obbligazionisti, gli investitori potrebbero tornare a valutare scommesse più rischiose sostenendo la crescita degli asset speculativi.
Questo ragionamento non è tuttavia così scontato, visto che storicamente un taglio dei tassi da parte della Fed ha portato ad un drop dei prezzi momentaneo.
Nel frattempo Arthur Hayes, noto fondatore di Bitmex, prevede la caduta delle banche centrali a favore di un cambiamento nella gestione delle politiche monetarie.
Approfondiamo il discorso di seguito.
La Fed si prepara al primo taglio dei tassi di interesse in USA: in arrivo un forte impatto sul mercato crypto
Come accennato l’appuntamento di stasera Federal Reserve (Fed), che si prepara al taglio dei tassi d’interesse, avrà un impatto determinante sul futuro del mercato crypto.
Alle ore 20:00 l’ente Federale dovrà decidere se effettuare una riduzione di 25 o 50 punti percentuali sui propri titoli di stato, riducendo in maniera più o meno violenta gli stimoli economici sul denaro.
Secondo le proiezioni del CME group, gli esperti quotano al 61% le possibilità taglio netto fino a 475-500 punti base. Al contrario un atterraggio più delicato a 500-525 punti base è quotato al 39%.
È praticamente certo, dunque, che ci sarà un taglio dei premi sul comparto obbligazionario, ma non sappiamo ancora con certezza di quale entità.
Di norma la scelta di una politica monetaria di “allentamento quantitativo” (quantitative easing), che tende ad aumentare la moneta in circolazione a debito, favorisce i mercati crypto.
La Fed inietta liquidità sui mercati speculativi, togliendo parte dello yield agli obbligazionisti in un quadro di stabilità e di controllo dell’inflazione.
Tassi più bassi sono associati alla ricerca del rendimento su prodotti più speculativi, come appunto quelli tipici del settore crypto e azionario.
Gli investitori sarebbero dunque teoricamente scoraggiati dal parcheggiare il proprio denaro su Treasury americane, a favore di altre opzioni più remunerative.
Questo si traduce in un rialzo dei prezzi di Bitcoin e dei principali indici azionari statunitensi.
Ovviamente questi discorsi devono essere contestualizzati con dati macro come la stabilità del Paese, la sovranità della moneta e il mercato del lavoro.
Ad ogni modo è innegabile che la decisione di stasera della Fed avrà ripercussioni sul futuro del mercato crypto per i prossimi mesi.
Se da qui inizierà un ciclo di allenamento della liquidità senza particolari sorprese, possiamo considerare l’evento come di buon auspicio per il ritorno al mercato rialzista.
L’impatto storico del taglio dei tassi della Fed sui mercati finanziari
Quello di stasera sarà il primo taglio dei tassi della Fed da marzo 2020, quando la banca centrale abbassò di 100 punti base i rendimenti nel mezzo della pandemia Covid.
In quell’occasione, il mercato crypto registrò uno dei crolli più violenti della storia, con BTC che scese del 38,9% nello stesso mese.
Andando indietro nel tempo possiamo osservare come storicamente un taglio dei tassi delle Fed viene tendenzialmente associato ad un ribasso istantaneo dei prezzi.
Prendendo come esempio l’S&P500, dopo il taglio dei tassi di settembre 2007 il mercato è andato incontro ad un crash importante.
In quel caso, una riduzione di 50 punti base ha innescato l’inizio di una fase ribassista per l’indice, che nel giro di un anno perse la metà del proprio valore
Stesso esito a gennaio 2021, quando la Fed abbassò i tassi di 100 punti portando uno scarico delle quotazioni al ribasso.
È importante capire che più il quantitative easing avviene con una manovra marcata, più i mercati reagiscono male.
Questo poiché l’azionario percepisce il fatto come l’incapacità della banca centrale di mantenere una situazione stabile.
Attenzione dunque perchè il mercato crypto stasera potrebbe accusare il colpo qualora Jerome Powell prenderà una decisione marcata.
Sottolineiamo comunque come i rallentamenti della liquidità, sebbene storicamente innescano un drop iniziale dei prezzi, finiscono poi per favorire uno scenario bullish.
Prendiamo come esempio il periodo d’oro che va da aprile 2009 ad ottobre 2025, quando i tassi sono rimasti prossimi allo zero sul target dello 0,15%.
In quegli anni l’S&P500 è aumentato del 150% passando da 800 a 2000 dollari senza particolari inciampi grafici.
L’augurio è dunque che il quadro monetario in USA torni a favorire settori risk-on come quello crypto, con poche opportunità sul fronte dei bond.
Allo stesso tempo il processo con cui ci dirigiamo verso un outlook simile deve essere il più soft possibile, evitando squilibri nel breve termine che si traducono in candele rosse.
Quella di oggi è verosimilmente la data più importante dell’anno per Bitcoin e per l’intero mercato crypto.
Arthur Hayes e la fine dell’era della banche centrali: il futuro delle crypto
Mentre la Fed si prepara al taglio dei tassi, Arthur Hayes esprime le sue preoccupazioni per l’effetto a breve termine sui prezzi del mercato crypto.
Il Chief Investment Officer di Maelstrom e co-fondatore di BitMEX ha rilasciato un’interessante intervista di recente in cui affronta l’impatto dell’evento macroeconomico.
Secondo Hayes, i prezzi dei titoli speculativi andranno incontro ad un crash istantaneo, con l’inflazione che tornerà a regnare sovrano, implicando ulteriori interventi dall’alto.
Ecco le sue testuali parole durante la conferenza Token2049 a Singapore:
“Il taglio dei tassi è una cattiva idea perché l’inflazione è ancora un problema negli Stati Uniti, con il governo che contribuisce maggiormente alle pressioni sui prezzi appiccicose. Se rendi il prestito più economico, si aggiunge all’inflazione”.
Inoltre, l’investitore miliardario crede che il taglio dei tassi della Fed indebolirà il dollaro portandolo ad un nuovo ribasso contro lo yen giapponese.
Infatti, la banca centrale giapponese (BOJ) sta attraversando una fase opposta in cui va verso un aumento dei tassi.
Il grafico USD/JPY potrebbe dunque registrare un altro affondo dopo aver perso circa il 12,5% in 3 mesi. Aspettiamoci una caduta dell’indice Forex a 135 punti nel caso di un taglio marcato dei tassi. Di nuovo le parole di Hayes sull’argomento:
“La seconda ragione è che il differenziale dei tassi di interesse tra Stati Uniti e Giappone si restringe con tagli dei tassi. Ciò potrebbe portare a un forte apprezzamento nello yen e innescare lo svolgimento delle operazioni di trasporto dello yen”.
Uno scenario simile, secondo Hayes, determinerebbe la crisi delle banche centrali e la fine della loro era di predominio sulle sorti dei mercati. La Fed non avrà più un impatto così forte sui prezzi di azioni e crypto, avendo ormai perso il controllo dell’offerta di moneta.
Le loro politiche monetarie iniziano a diventare irrilevanti, come sostiene anche lo stratega del mercato scozzese Russel Napier.
È probabile che in breve tempo ci ritroveremo con i tassi prossimi allo zero negli Stati Uniti dall’attuale 525-550, ma forse non avrà un’influenza così rialzista come sperato.
Ad ogni modo Hayes sostiene che per il mercato crypto attende un futuro roseo,dove gli asset digitali diventano l’unica soluzione per uscire dal sistema marcio del debito globale.
L’idea di Kraken sul taglio dei tassi della Fed
Anche l’exchange di criptovalute Kraken si è espresso sulla tanto attesa decisione della Fed in merito al taglio dei tassi.
Kraken conferma che la politica che verrà adottata da qui in poi avrà un effetto importante sull’azione dei prezzi del mercato crypto nel breve termine.
Secondo le ipotesi di Thomas Perfumo, Head of Strategy della piattaforma di scambio, l’andamento delle quotazioni di oggi sarà poco volatile finché la Fed non prenderà parola.
Tutti sono in attesa di scoprire quale strada verrà adottata, mentre le probabilità giocano per un taglio aggressivo di 50 punti.
Ecco quanto riportato dall’esperto crittografico:
“Non è un segreto che la politica monetaria delle banche centrali sia il catalizzatore più significativo per i mercati macrofinanziari di oggi. Se si associa l’impatto enorme della politica monetaria con la crescente correlazione generale tra asset crypto e asset rischiosi negli ultimi mesi, si ottengono le condizioni ideali per movimenti di prezzo su tutti i mercati. A breve termine, tutti gli occhi sono puntati sulla decisione della Fed statunitense sui tassi di interesse. I mercati rimangono cauti fino a quando non avremo chiarezza su quanto profondamente decideranno di tagliare i tassi, con le aspettative attuali che propendono per un taglio di 50 punti base”.