Stando alle ultime crypto news, dal loro lancio, gli ETF su Ethereum hanno registrato numerosi e ingenti outflow a fronte di pochi ridotti inflow di capitale. A differenza degli ETF Bitcoin che hanno portato maggiore ricchezza alla moneta crittografica, qui il risultato delle prime settimane di contrattazioni non convince gli investitori.
Allo stesso tempo anche i volumi futures Ethereum sul “Chicago Mercantile Exchange” (CME) devono affrontare un ridimensionamento degli scambi con dati a ribasso ad agosto.
Vediamo più nello specifico cosa sta succedendo ai prodotti di investimento basati su ether: tutti i dettagli di seguito.
Il quadro degli ETF su Ethereum spot: regnano gli outflow tra le ultime crypto news
Sin da quando sono stati lanciati il 23 luglio, gli ETF spot Ethereum hanno deluso le aspettative degli investitori con numeri poco convincenti. Dati alla mano, questi strumenti di investimento regolamentati hanno generato un deflusso netto di oltre 560 milioni di dollari dal loro debutto.
Secondo quanto mostrato dalla piattaforma SoSoValue, appare evidente la tendenza alla distribuzione dei soggetti che hanno partecipato agli scambi. Dopo un primo inflow di 106 milioni di dollari, ci sono stati 21 giorni caratterizzati da outflow a fronte di appena 8 giorni positivi.
Le ultime due sessioni del 3 e 4 settembre, con deflussi rispettivamente di 47 e 37 milioni di dollari, contribuiscono a peggiorare il quadro attuale. Tutte le vendite arrivano dal fornitore Grayscale, che fino ad oggi ha liquidato 2,65 miliardi di dollari in posizioni Ethereum nel proprio ETF.
Blackrock, Fidelity, Bitwise e lo stesso Grayscale ma nel fondo “Mini-Trust” risultano invece quelli che hanno acquistato di più, aggiungendo complessivamente 1,95 miliardi di dollari. Gli asset attualmente detenuti dai vari Fund Manager ammontano a 6,73 miliardi di dollari.
Parallelamente al lancio degli ETF; Ethereum ha perso oltre il 22% del suo valore sul mercato ad agosto, registrando il più grande sell-off da giugno 2022. Nel merito dell’insuccesso dei prodotti speculativi statunitensi basati su ether, è intervenuto DBS Treasury in un post di approfondimento, affermando che:
“I tempi di lancio degli ETF Ether spot statunitensi il 23 luglio si sono rivelati tutt’altro che ideali, in coincidenza con un sell-off di titoli tecnologici. L’alta beta di Ether (~ 2,7) implica elevate perdite nei periodi di avversione al rischio e i prezzi di Ether avevano registrato un calo del 30% dal lancio”.
Al contrario gli ETF Bitcoin, sebbene anch’essi siano orientati agli outflow negli ultimi giorni, hanno avuto un percorso più soddisfacente.
Nelle prime 6 settimane di trading infatti, i fondi quotati in borsa su BTC hanno registrato un afflusso netto di 300 milioni di dollari, guidando la corsa verso il nuovo massimo storico della criptovaluta.
Volumi future CME Ethereum in discesa, mentre aumentano leggermente quelli su Bitcoin
Mentre gli ETF su Ethereum innescano grandi deflussi netti, anche i dati dei volumi futures del “Chicago Mercantile Exchange” (CME) affrontano momenti difficili.
In particolare, secondo quando riportato dal fornitore CCData, i volumi futures CME su ether sono diminuiti del 28,7% ad agosto, riducendosi a 14,8 miliardi di dollari.
Parliamo del calo volumetrico più impattante da dicembre 2023, con anche l’indice delle opzioni che è sceso del 37% a 567 milioni di dollari.
In parallelo anche l’open interest di questi strumenti del CME ha visto un forte ridimensionamento al ribasso. I dati rimangono comunque molto migliori rispetto a quelli osservati nel Q3 2023.
Prima del debutto dei fondi ETH quotati nelle borse americane, gli strumenti futures erano gli unici a disposizione degli investitori per scommettere sull’andamento della criptovaluta attraverso opzioni regolamentate.
La combinazione degli outflow sugli ETF e la discesa dei volumi futures CME sono un segnale inequivocabile del calo di interesse istituzionale per Ethereum. Questo il commento tecnico di CCData in merito alla situazione attuale:
“Questo calo dei volumi di negoziazione per gli strumenti ETH suggerisce un interesse istituzionale inferiore alle attese nell’attività, in particolare a seguito del lancio di ETF ETH spot. I ridotti afflussi in ETF ETH spot ad agosto supportano ulteriormente questa tendenza. Inoltre, gli effetti di stagionalità in agosto potrebbero aver contribuito alla riduzione dell’attività commerciale, con questa tendenza che probabilmente continuerà a settembre”.
Appare evidente come a livello globale ci sia stato uno spostamento dell’interesse degli investitori verso Bitcoin, moneta crittografica per eccellenza. Ad agosto, il volume dei futures su bitcoin di CME è aumentato del 3,74% a 104 miliardi di dollari, durante le performance negative di Ethereum.
Secondo i dati tracciati da Wintermute, ora i futures su Bitcoin rappresentano il 48% dell’interesse aperto nozionale totale nel mercato. Il dato è fortemente in crescita rispetto alla quota del 31% registrata a marzo.
Analisi del grafico ETH/BTC: gli ETF porteranno ad un’inversione del trend ribassista pluriennale?
Alcuni esperti sostengono che una prossima ripresa degli ETF Ethereum potrebbe innescare un rialzo del prezzo di ETH, in particolare nel pair contro BTC. Osservando il grafico della moneta crittografica messa a confronto con Bitcoin, risulta evidente come sia in atto un trend ribassista pluriennale.
Da settembre 2022 c’è stato un calo continuo delle quotazioni, che ad oggi riporta complessivamente un -48%. Dal valore iniziale di 0,08 ( numero di BTC per ogni ETH), siamo scesi fino al livello attuale dei 0,042. Si tratta di una dinamica ribassista molto marcata, con l’andamento grafico settimanale costantemente sotto l’EMA 50 a dimostrazione della prepotenza degli orsi.
Bitcoin appare dunque come asset dominante del mondo crypto negli ultimi due anni di trading, con performance migliori rispetto quelle di Ethereum
Nonostante lo scenario nettamente a favore di Bitcoin, a breve potremmo finalmente osservare un’inversione. Come riporta infatti l’analista Michaël van de Poppe in una sua recente analisi, il livello degli 0,042 BTC potrebbe fungere da forte supporto per una ripresa imminente.
Attualmente è presente una divergenza rialzista tra il prezzo di ETH/BTC e l’RSI ad esso associata su grafico giornaliero, dalla quale ci si aspetta una forte leg up. In un contesto tale, dati positivi degli ETF Ethereum con nuovi afflussi netti potrebbero dare quel carburante necessario per ingranare l’inversione di trend.
Attendiamo dunque momenti migliori, con il timing del mercato che punta già alle prossime settimane o al mese di ottobre. Occhio in particolare al livello dei 0,052 BTC dal quale i tori sarebbero chiamati in causa per spingere il grafico verso nuovi orizzonti di prezzo rialzisti.