Qualche mese fa si è conclusa la causa del COPA contro Craig Wright da cui è emerso piuttosto chiaramente che l’australiano non è Satoshi Nakamoto.
La storia però non è finita lì.
Infatti il sedicente creatore di Bitcoin è stato anche deferito al Crown Prosecution Service (CPS) con l’accusa di falsa testimonianza.
Il caso Craig Wright – Satoshi Nakamoto
Craig Wright si era rivolto ad un tribunale britannico perchè sosteneva di essere il creatore del protocollo Bitcoin, tanto da ritenere di esserne il detentore dei diritti.
Il tribunale, per stabilire se fosse davvero il detentore dei diritti, gli chiese di dimostrare di essere il creatore di Bitcoin, ovvero la persona da tutti conosciuta con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ma Wright non ci è riuscito.
A quel punto la Crypto Open Patent Alliance (COPA) aveva contro-denunciato Wright proprio per aver dichiarato di essere il creatore di Bitcoin, costringendolo a dover presentare al giudice le presunte prove di ciò che aveva dichiarato.
Il fatto è che Wright, al posto che rinunciare a difendersi, decise di provare a portare delle prove davanti al giudice, che però sono risultate essere false. Infatti quando il giudice ha emesso la sentenza contro Wright nel caso COPA ha affermato chiaramente che le prove presentate dall’australiano era non da ritenersi falsificate.
E così le accuse di aver presentato al giudice James Mellor delle prove falsificate ha avuto come conseguenza il deferimento di Craig Wright al CPS.
Il Crown Prosecution Service
Il Crown Prosecution Service è la principale istituzione statale inglese che funge da pubblico ministero nei procedimenti penali dinanzi alla Magistrates’ court ed alla Crown Court.
Il CPS svolge solo compiti legali, come ad esempio la preparazione delle accuse, ed è responsabile di diversi servizi, tra cui quello di impostare eventuali accuse quando viene avviato un procedimento penale, oltre che preparare e presentare i casi in tribunale.
Le sue principali responsabilità sono quella di fornire consulenza legale alla polizia e ad altre agenzie investigative, e soprattutto decidere se un sospettato debba affrontare accuse penali a seguito di un’indagine.
Il deferimento
Quindi il deferimento di Wright al CPS di fatto significa che lo stesso CPS dovrà decidere se il sedicente Satoshi Nakamoto dovrà essere nuovamente perseguito, questa volta per falsa testimonianza.
Infatti il caso perso in precedenza in realtà inizialmente non lo vedeva come accusato, ma come accusatore. Inoltre quando è stato contro-denunciato dal COPA l’accusa non era di falsa testimonianza. Piuttosto si trattava solo di un escamotage per obbligarlo a cercare di dimostrare davanti ad un giudice che le sue affermazione in merito all’essere il creatore di Bitcoin fossero corrette o meno.
La falsa testimonianza è arrivata dopo, ovvero proprio durante il processo in cui era accusato dal COPA.
Pertanto ora Craig Wright rischia una nuova accusa ed un nuovo processo in Inghilterra.
Infatti oggi lo stesso giudice Mellor ha detto che in queste circostanze non ha dubbi sul fatto che dovrebbe inoltrare i documenti pertinenti a questo caso al CPS. Ciò per valutare se avviare un procedimento penale contro il dott. Wright per falsa testimonianza e falsificazione di documenti su vasta scala.
Anzi, il giudice ha addirittura ipotizzato che possa essere emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, e che possa essere richiesta la sua estradizione in Gran Bretagna.
A decidere comunque sarà il CPS.
Le menzogne di Craig Wright in merito alla falsa identità su Satoshi Nakamoto
Quando pronunciò la sentenza contro Wright, il giudice Mellor disse che Wright aveva mentito ripetutamente durante tutto il processo.
Quindi è stato lo stesso giudice ad affermare che molte delle cose dette in aula dall’australiano in realtà erano solo menzogne.
In realtà quel processo è stato raccontato ampiamente e pubblicamente dal COPA. Quindi tutti hanno potuto farsi un’idea della bontà di ciò che Wright ha affermato in tribunale.
Anche solamente alla luce delle informazioni che sono state rese pubbliche, sembra piuttosto evidente che Wright abbia letteralmente falsificato alcune delle prove presentate al giudice. Mentre su altri punti sembra altamente probabile che abbia affermato menzogne.
D’altronde è dal 2016 che sostiene di essere il vero creatore di Bitcoin. Ricordiamo che il vero Satoshi Nakamoto probabilmente è deceduto dopo il 2011 e quindi non può controbattere nemmeno volendo.
Molti non hanno mai creduto alle affermazioni di Wright, tanto che se il giudice Mellor ha scoperto solo quest’anno che si tratta di un mentitore seriale, quando si tratta della storia dell’invenzione di Bitcoin. Sono anni che moltissime persone lo ritengono tale anche in assenza di prove ampie e lampanti come quelle emerse durante il processo.
BSV
Craig Wright, insieme al suo socio Calvin Ayre, nel 2018 fondarono BSV, ovvero la criptovaluta chiamata Bitcoin Satoshi’s Vision.
Si trattava di un fork di BCH (Bitcoin Cash), che a sua volta è un fork di BTC (Bitcoin).
Al momento del lancio il valore di mercato di BSV era di circa 70$, saliti poi a quasi 490$ durante la grande bullrun del 2021.
Durante il bear-market del 2022 il prezzo di BSV crollò prima a 50$ e poi anche a 40$. Per poi scendere ulteriormente nel 2023 quando ormai era chiaro che Wright molto difficilmente avrebbe vinto la causa per farsi riconoscere come il creatore di Bitcoin.
Il prezzo minimo è stato toccato a giugno dell’anno scorso, quando scese fino a 21$. Mentre, a partire da ottobre, si è un po’ risollevato fino a tornare sopra i 100$ a marzo di quest’anno.
Ora però è tornato sotto i 50$. Qualora venisse spiccato realmente un mandato di arresto per Wright è possibile che il suo prezzo scenda ancora.