Bitcoin: i miner raggiungono guadagni record di $9,97 milioni in 24h grazie agli Ordinals

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Sulla scia di un aumento sostanziale delle commissioni sulle transazioni on-chain per Bitcoin, il compenso concesso ai miner, dai trasferimenti basati sulle iscrizioni, ha raggiunto un picco record negli ultimi giorni. 

Ai miner è stato assegnato infatti un totale stimato di $9,97 milioni in 24h, che supera il precedente massimo di 7,21 milioni di dollari, stabilito l’8 maggio 2023. Intanto la prevendita di BTCMTX, il progetto che rende possibile a tutti il mining di BTC con lo stake-to-mine, supera $5,6 milioni e si avvicina al termine.

I miner di BTC incassano commissioni record dagli Ordinali

Le iscrizioni agli Ordinali di Bitcoin si stanno avvicinando al traguardo di 50 milioni: a partire dal 16 dicembre 2023, ai miner è stata corrisposta una somma da record per le iscrizioni agli Ordinali in un solo giorno. 

Lo scorso sabato, i miner hanno ricevuto oltre 235 BTC, secondo le metriche fornite da Dune Analytics.

I minatori di Bitcoin raggiungono guadagni record di 9,97 milioni di dollari dagli ordinali;  Il 61% dei trasferimenti BTC sono guidati dalle iscrizioniCommissioni ordinarie pagate ai miner in dollari USA, secondo Dune Analytics.

Nello stesso giorno, inoltre, i miner di BTC hanno guadagnato 9,97 milioni di dollari nell’arco di sole 24 ore, un valore che supera di gran lunga il picco precedente dell’8 maggio 2023, ovvero un compenso di 7,21 milioni di dollari ottenuto per le conferme di iscrizione. 

L’8 maggio 2023, il prezzo di chiusura di BTC era pari a $27.668 per unità, mentre il 17 dicembre scorso il suo valore nelle 24 ore oscillava tra $41.668 e $42.666. Dai 48,75 milioni di iscrizioni create dal 16 dicembre 2022, i miner hanno raccolto oltre 4.084 BTC, equivalenti a 170,68 milioni di dollari. 

Nello stesso giorno, i minatori di Bitcoin hanno elaborato 638.144 transazioni, di cui 392.574 legate alle iscrizioni: questo sta a indicare che le iscrizioni hanno guidato il 61,51% di tutte le transazioni BTC quel giorno.

Oggi Bitcoin è di nuovo in salita, con un +2% negli ultimi 7 giorni, scambiato a $43.700. Anche per questo la prevendita di Bitcoin Minetrix, che permette di accedere al mining di BTC, tramite lo stake-to-mine e senza grosse spese, ha superato $5,6 milioni.

Bitcoin Minetrix rende accessibile il mining di BTC con lo stake-to-mine

Bitcoin Minetrix ha superato $5,6 milioni in prevendita, dimostrando come lo stake-to-mine possa essere utile per permettere a tutti di accedere a una pratica riservata ai pochi, che possono permettersi di acquistare macchinari costosi e di affrontare spese importanti in termini di energia.

Il progetto infatti usa un cloud mining verificato da Coinsult, quindi sicuro rispetto ad altri che invece sono caratterizzati da truffatori, e permette di sfruttare lo stake-to-mine, un metodo che unisce lo staking di BTCMTX, token nativo del progetto, con il mining di BTC.

Per partecipare sarà sufficiente acquistare in prevendita almeno $10 di BTCMTX e metterli in stake, per generare così potere di cloud mining e hashrate e ottenere, alla fine, ricompense in Bitcoin.

I token ottenuti saranno di tipo ERC-20 e non negoziabili, inoltre potranno essere sottoposti a burning per ottenere tempo per il mining: gli investitori non dovranno quindi depositare denaro, perché basterà bloccare i token BTCMTX per generare questi crediti. 

Inoltre sarà possibile sfruttare anche lo staking di BTCMTX sin da subito, se si acquista in prevendita con ETH, pagando una fee di $0,015. In questo momento l’APY garantito è del 109%.

Per partecipare alla presale basta collegare il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale di Bitcoin Minetrix e acquistare i token, oltre che con ETH, anche con USDT, BNB, MATIC o con una carta di credito/debito bancaria.

Vista la situazione sempre più favorevole per Bitcoin e l’importanza che questo asset continua ad avere, ci sono le basi per BTCMTX di realizzare un buon 10x nel momento del listing

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.