La Corte d’Appello del Montenegro ha recentemente annullato l’ordine di estradizione per Do Kwon, cofondatore dell’azienda crypto Terraform Labs.
La decisione, resa nota il 19 dicembre fa seguito al ricorso di Kwon che contestava la sentenza iniziale.
Crypto news: non ci sarà l’estradizione per Do Kwon
L’Alta Corte di Podgorica aveva inizialmente sancito l’estradizione di Kwon verso gli Stati Uniti o la Corea del Sud a novembre, citando l’adesione di queste nazioni ai criteri legali richiesti per tale processo.
Insoddisfatto di questo risultato, Kwon ha prontamente presentato ricorso, inducendo la corte d’appello ad annullare l’ordine di estradizione e a rinviare il caso per un nuovo processo.
La recente sentenza ha sottolineato le violazioni procedurali nell’ordine di estradizione della corte inferiore, come sottolineato nella nota tradotta:
“Il collegio della Corte d’Appello ha valutato che tale decisione era affetta da una significativa violazione delle disposizioni di procedura penale dall’articolo 386, paragrafo 1, punto 9 del CPC, la cui violazione è ragionevolmente indicata dal ricorso degli avvocati difensori dell’imputato, poiché la decisione non ha ragioni per fatti decisivi, e le ragioni fornite non sono chiare, il che è il motivo della sua cancellazione”.
Inoltre, la corte d’appello ha criticato la corte inferiore per aver trascurato la prospettiva di Kwon sull’estradizione negli Stati Uniti.
Nell’incertezza sulla destinazione di Kwon, il magnate della criptovaluta caduto in disgrazia ha espresso la sua preferenza per l’estradizione in Corea del Sud. Tuttavia, secondo quanto riferito, il ministro della Giustizia del Montenegro propende per l’estradizione negli Stati Uniti.
Questi sviluppi legali derivano dall’arresto di Kwon all’inizio dell’anno in Montenegro per aver viaggiato con documenti falsi. Il che ha portato a una successiva detenzione di quattro mesi.
Le azioni legali degli USA e la Corea del Sud
Contemporaneamente, sia gli Stati Uniti che la Corea del Sud hanno avviato azioni legali contro Kwon.
Attribuendo un presunto ruolo nel crollo della stablecoin algoritmica UST di Terra, che ha portato il settore a subire una perdita sostanziale superiore ai 40 miliardi di dollari
Inoltre, il rimprovero della corte d’appello alla corte inferiore che non ha tenuto conto della prospettiva di Do Kwon sull’estradizione negli Stati Uniti sottolinea l’importanza di rispettare i diritti e le preferenze dell’imputato nelle questioni legali internazionali.
Questa critica solleva interrogativi sul giusto processo e sulla considerazione della posizione dell’imputato nei procedimenti di estradizione. Riflettendo le complessità inerenti alla navigazione nei quadri giuridici di più giurisdizioni.
Mentre il procedimento giudiziario riprende in tribunale, la questione della destinazione finale di Do Kwon rimane incerta.
L’espressa preferenza per la Corea del Sud si scontra con l’inclinazione del ministro della Giustizia del Montenegro per quanto riguarda l’estradizione negli Stati Uniti. Questo dilemma geopolitico aggiunge un ulteriore livello di complessità a un caso già irto di complessità legali.
Lo scenario dell’arresto iniziale di Kwon in Montenegro per aver viaggiato con documenti falsi e la successiva detenzione per quattro mesi, pone le basi per le battaglie legali che lo attendono.
Le accuse presentate dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud contro Kwon per il suo presunto coinvolgimento nel crollo della stablecoin UST di Terra. Problema che ha causato una perdita sostanziale nel settore, continuano a incombere sul procedimento.
Le ramificazioni globali di questo caso si estendono al di là della singola persona coinvolta, dando vita a discussioni sulla cooperazione internazionale necessaria per affrontare questioni legali riguardanti figure di spicco dello spazio crittografico.
Conclusioni
In conclusione, il recente annullamento dell’ordine di estradizione per Do Kwon, cofondatore di Terraform Labs, da parte della Corte d’Appello del Montenegro ha svelato un complesso panorama giuridico.
Il meticoloso esame delle violazioni procedurali e il riconoscimento del punto di vista dell’imputato evidenziano le complessità legate alla gestione dei casi di estradizione internazionale. In particolare nel settore della blockchain e delle criptovalute.
Mentre il procedimento legale torna alla corte di primo grado, l’incertezza sulla destinazione di Do Kwon persiste, aggiungendo una dimensione geopolitica al caso.
Le sue implicazioni potrebbero estendersi al di là di questo caso specifico, modellando l’approccio alle future considerazioni legali all’interno dell’ecosistema delle criptovalute. La risoluzione di questo caso contribuirà senza dubbio al discorso in corso sull’intersezione tra diritto, blockchain e web3.