Tra le migliaia di criptovalute esistenti, la quotazione di Bitcoin e Ethereum è quella che sta dominando il mercato in questo frangente.
In particolare a partire dall’inizio di quest’anno sono stati i movimenti di prezzo di BTC e ETH a condizionare più di ogni altra cosa i mercati crypto nel loro complesso.
D’altronde insieme queste due criptovalute hanno una capitalizzazione superiore al 60% di quella dell’intero mercato crypto nel suo complesso, ed escludendo le stablecoin questa dominance congiunta arriva a superare il 70%. Basti pensare che la terza vera criptovaluta per capitalizzazione di mercato, BNB, capitalizza meno di un decimo di BTC e meno di un quarto di ETH.
La quotazione di Bitcoin continua a guidare Ethereum e le altre criptovalute
In questo momento la quotazione di Bitcoin è di circa 29.000$.
Si tratta di un livello di prezzo inferiore rispetto al massimo annuale del 2023 di oltre 31.000$ toccato a metà aprile, ma non è molto distante da quei massimi.
Anche perchè quei massimi sono stati registrati solo in un preciso momento, quest’anno, ovvero a cavallo dell’aggiornamento Shapella di Ethereum, quando si credeva che i prezzi sarebbero scesi ed invece salirono.
Come si è scoperto a partire dal 19 aprile, quella quotazione era figlia di un sentiment eccessivamente positivo, quindi i 29.000$ dollari attuali sono in realtà un livello decisamente molto alto per questo 2023.
Sebbene l’attuale quotazione di BTC sia del 58% inferiore al picco massimo storico di novembre 2021, va detto che quel picco si toccò grazie alla grossa bolla speculativa che iniziò a formarsi a fine 2020, quindi non è un buon punto di riferimento.
Meglio è prendere come punti di riferimento il valore precedente al crollo dei mercati finanziari di marzo 2020 a causa dell’inizio della pandemia, ed il valore pre-bolla di ottobre 2020. Il primo fu di circa 10.000$ ed il secondo di circa 12.000$.
Quindi il valore attuale è di quasi tre volte superiore a quello di febbraio 2020, e di quasi due volte e mezzo quello di ottobre 2020.
Inoltre, nel corso del 2020 la quotazione di Bitcoin scese anche sotto i 16.000$, ovvero un valore pur sempre superiore a quello dei due punti di riferimenti del 2020, ma quasi la metà di quello attuale.
Infatti nel corso del 2023 il prezzo di BTC si è apprezzato del 74%, in parte grazie al rimbalzo successivo al crollo del 2020, in parte perchè sta seguendo a grandi linee i movimenti del 2019.
Analisi delle recenti performance di Ethereum
Qualcosa di simile sta accadendo anche ad Ethereum, sebbene nel corso del 2023 la quotazione di ETH sia salita “solamente” del 57%.
Questa significativa differenza con Bitcoin, però, sembra essere dovuta principalmente al fatto che nel corso del 2022 ETH ha perso meno di BTC.
Infatti, a settembre dell’anno scorso si è verificato il Merge che ha chiuso l’epoca della Proof-of-Work su Ethereum dando il via a quella della Proof-of-Stake. Ciò ha fatto sì che nella seconda parte dell’anno ETH perse meno rispetto a BTC.
Se il punto più basso della quotazione del 2022 di Bitcoin fu toccato a novembre, dopo i crolli di maggio e giugno, quello di Ethereum si fermò a giugno, perchè tra agosto e settembre recuperò decisamente più di BTC.
Anche l’attuale valore di ETH è inferiore al picco massimo annuale del 2023 di oltre 2.100$, e per lo stesso motivo di Bitcoin.
Tuttavia, vi è una differenza decisamente interessante.
Se il prezzo di Bitcoin ha recuperato ormai quasi tutte le perdite accumulate dopo maggio 2022, ovvero dopo il fallimento di Celsius, Ethereum non ci è ancora completamente riuscito.
Questo rende ancora più probabile l’ipotesi che la crescita ridotta del prezzo di ETH nel corso del 2023 sia dovuta ad un minore rimbalzo dopo un crollo di portata leggermente inferiore nel 2022.
Oltretutto, l’attuale prezzo di ETH è persino inferiore rispetto a quello che aveva ad agosto dell’anno scorso, proprio perchè allora era sopravvalutato a causa dell’attesa del Merge.
Il confronto con il 2019
Bitcoin ha un ciclo di circa 4 anni dovuto agli halving.
Fino ad ora ci sono stati 3 halving, ed in tutti i casi l’anno successivo si è gonfiata una grossa bolla speculativa che ha riguardato anche i prezzi delle altre criptovalute. Tutte e tre le bolle, ovviamente, sono poi scoppiate, dando origine ad un bear-market.
Se il 2023 è l’anno seguente all’ultimo grande bear-market post-bolla, il 2019 fu l’analogo del ciclo precedente, e fu caratterizzato da tre risalite, una fino ad aprile, una a maggio ed una a giugno.
La risalita delle quotazioni di Bitcoin ed Ethereum dei primi quattro mesi del 2023 ricorda da vicino la prima risalita del 2019, tanto da far ipotizzare che anche quest’anno ve ne possano essere altre due prima dell’inizio della seconda metà.
Se dovesse verificarsi uno scenario simile, ovvero in linea con ciò che accadde nel 2019, ci si potrebbe attendere una prima ulteriore risalita del prezzo di Bitcoin fino a 35.000$, seguita da una seconda sopra i 40.000$.
Non vi è però alcuna certezza che le similitudini con il 2019 continuino ancora per tutto il 2023, ma rimane plausibile perlomeno che sia soprattutto l’andamento della quotazione di Bitcoin ad influenzare quello delle altre criptovalute, sebbene ad aprile sia stato Ethereum a fare la differenza.
È possibile comunque che già la prima settimana di maggio possa dare risposte chiare su queste ipotesi.