Un wallet partecipante all’Initial Coin Offering (ICO) di Ethereum nel 2016 è rimasto completamente inattivo fino al 23 aprile 2023, quando ha effettuato una transazione.
Dopo 7 anni e 7 mesi, l’indirizzo contiene 2.363 ETH, pari oggi a $4,42 milioni.
Ethereum Initial Coin Offering: l’indirizzo di un partecipante si attiva dopo 7 anni e 7 mesi
A quanto pare, c’è chi ha atteso più di 7 anni per vedere la sua fortuna. E infatti, un indirizzo ETH partecipante all’Initial Coin Offering nel 2016, era rimasto inattivo fino allo scorso 23 aprile 2023, quando ha effettuato la sua prima transazione.
La società di analisi on-chain Lookonchain ha monitorato il tutto su etherscan e ha pubblicato l’incredibile risveglio su Twitter:
“Un partecipante all’ICO di Ethereum si è svegliato dopo 7,7 anni di inattività e ha trasferito 1 $ETH a un nuovo indirizzo. Ha ricevuto 2.365 $ETH (attualmente 4,42 milioni di dollari) presso Ethereum Genesis, il prezzo ETH ICO è di ~0,31 dollari.”
In pratica, l’indirizzo rimasto dormiente dall’ICO di ETH, quando aveva ricevuto 2.365 ETH per un controvalore all’epoca di 733,51$, oggi contiene l’equivalente di 4,42 milioni di dollari in ETH.
D’altronde, il prezzo di ETH durante la sua Initial Coin Offering era, infatti, di 0,311$. Il prezzo di ETH nel giorno della sua transazione, invece, è stato di 18.400$. Questo significa che il proprietario di tale indirizzo, ha segnato un ROI di quasi il 600.000%.
Ethereum Initial Coin Offering e gli altri casi di indirizzi wallet risvegliati
La presente segnalazione supera di gran lunga l’inattività di altri wallet Ethereum, dato che si parla dal momento della sua Initial Coin Offering.
Infatti, già lo scorso dicembre si erano risvegliati altri account inattivi anche se da “solo” ottobre 2018.
“2 indirizzi dormienti hanno trasferito 22.982 $ETH (~27,2M) a 2 indirizzi freschi, il loro ultimo movimento risale a ottobre 2018 (1.535 giorni fa). Questi $ETH provengono da Genesis e Poloniex.”
Il totale trasferito è stato di 22.982 ETH, l’equivalente in quel momento di 27,2 milioni di dollari. Le transazioni hanno visto lo spostamento degli Ether verso nuovi indirizzi ETH.
L’aggiornamento Shanghai di Ethereum
La scelta di questo periodo per riattivare il portafoglio inattivo dall’Ethereum Initial Coin Offering, potrebbe essere attribuita all’ultima notizia riguardante la crypto: il suo ultimo aggiornamento Shanghai o Shapella.
Infatti, insieme al fork Merge dell’anno scorso, col fork Shapella si è completato il protocollo Proof-of-Stake di ETH.
Proprio due settimane fa, infatti, l’Ethereum Improvement Proposal (EIP) 4895 ha attivato il fork sulla blockchain, in modo che gli utenti e validatori hanno potuto ritirare i loro ETH in staking sulla rete.
Il Merge, invece, era servito per modificare il protocollo da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS), e per attivare lo staking.
Per essere validatore di Ethereum, è necessario mettere in staking 32 ETH. Ora per il prelievo attivato con Shapella, gli utenti validatori possono decidere se prelevare in modo parziale, così da mantenere il saldo di 32 ETH, o in modo totale, così da uscire dallo staking.