A poco più di 48 ore dalla chiusura della candela settimanale prevale il segno rialzista per le Blue Chip delle criptovalute.
Tra le Big è Litecoin (LTC) a guidare i rialzi mettendo a segno un rialzo superiore al 20% spingendosi con le quotazioni oltre gli 83 dollari per la prima volta dallo scorso maggio, risalendo alla 13a posizione per capitalizzazione.
Scendendo di qualche posizione troviamo Chainlink (LINK) con il secondo miglior rialzo settimanale tra le più quotate, in salita a doppia cifra percentuale. Nelle ultime ore LINK è tornato ad un passo dei 7 USD, il livello più alto delle ultime 2 settimane, tentando di annullare il ribasso subito nelle due settimane precedenti con le quotazioni scese a 5,53 USD per ogni token, sfiorando i minimi annuali di metà giugno. Dai minimi di lunedì 21 novembre LINK guadagna oltre il 20% in soli 4 giorni.
All’opposto ci sono i ribassi di Cardano (ADA) Polygon (MATIC) e Polkadot (DOT), che operano in ordine dal nono all’undicesimo posto tra le più capitalizzate, tutte in perdita di oltre il 6% dai livelli di venerdì 18 novembre.
Fatica a reagire Algorand (ALGO) che si avvia a concludere la 3a settimana consecutiva in rosso con le quotazioni sotto i 0,25 USD per ogni singolo token. Nel corso della settimana – martedì 22 novembre – le quotazioni di ALGO sono scese al minimo di 0,225 USD, il livello più basso degli ultimi due anni.
Bitcoin (BTC)
Se il prezzo di BTC dovesse chiudere alle quotazioni di questo venerdì pomeriggio in area 16.470 USD, o superiore, la settimana si concluderebbe in verde per la prima volta dall’inizio del mese.
Nonostante la reazione positiva degli ultimi due giorni il prezzo di BTC continua ad oscillare pericolosamente a ridosso dei minimi in area 15.600 USD testati già 3 volte nelle ultime due settimane.
Necessario superare la barriera dei 16.800 USD per iniziare a valutare la possibilità di una inversione di tendenza anche nel medio periodo.
Ethereum (ETH)
Dimostra una struttura tecnica migliore tentando di risalire sopra la soglia psicologica dei 1.200 USD per ogni ETH.
Se il prezzo di ETH dovesse terminare la settimana con la chiusura di domenica sopra i 1.150 USD, metterebbe fine alla serie negativa di 3 settimane consecutive in rosso, la peggiore da giugno.
Nonostante gli attacchi delle ultime settimane le quotazioni di ETH si mantengono sopra i minimi di metà giugno. Un segnale di fiducia per gli investitori di lungo periodo.