In qualsiasi settore si getti lo sguardo quello che appare chiaro è l’espansione degli NFT siano essi fungibili o meno sempre più banche, giochi, social e quant’altro prendono familiarità con questi oggetti.
Gli NFT prendono piede ovunque
Una ricerca condotta da YouGov e pubblicata il 18 febbraio 2022 dal titolo “Conoscenza dei Token non fungibili tra gli adulti negli USA nel periodo marzo 2021/febbraio 2022” porta alla luce la percezione che le persone hanno di questi token e quanto essa sia radicata tra la popolazione comune (compresi i non investitori).
Partendo dal presupposto che gli NFT (Non fungible token) sono legati a doppio filo al settore delle crypto in quanto entrambi legati alla blockchain spesso la base degli utenti dei due asset coincidono e chi si appassiona all’uno di solito finisce giocoforza a prender contatti anche con l’altro, gli NFT hanno goduto di una grande espansione anche in scia alla diffusione delle più importanti crypto, come BTC ed ETH.
Nonostante la diffusione delle crypto che ha trainato anche quella delle opere d’arte virtuali, ci sono altri fattori che entrano in gioco nella loro diffusione, una di queste è la commistione tra arte e tecnologia, la blockchain e la crittografia hanno dato vita a nuove tavolozza sulle quali artisti e programmatori uniscono il loro know how per sperimentare opere esclusive di grande valore.
Spesso le collezioni di NFT sono in serie limitata o addirittura pezzi unici e questo unito alla tecnologia che li rende non copiabili e replicabili accresce il loro valore.
La ricerca condotta da YouGov punta innanzitutto il faro su un dato importante che si va evolvendo quest’anno rispetto allo scorso, il numero delle persone che non hanno mai sentito parlare di NFT.
I dati riscontrati nella ricerca di YouGov
Se nel marzo 2021 la parola NFT era sconosciuta al 66% della popolazione, quest’anno è solo il 44% la percentuale che non sa di cosa si tratti.
La ricerca, però, va ancora più nel profondo e differenzia tra chi ne ha sentito parlare e sa di cosa si tratti, chi ne ha sentito parlare ma non è sicuro di cosa si tratti e infine chi ne ha sentito parlare ma non sa di cosa si tratti.
Dai dati riportati da YouGov si evince come dall’anno scorso la percentuale delle persone consapevoli sia cresciuta del 10%, passando dal 12% al 23%, mentre quelle incerte sono cresciute solo del 7% dal 13 al 19%.
Questi numeri ci fanno capire che almeno il 50% delle persone è a conoscenza di essi a prescindere dal livello di consapevolezza e ciò ha portato molti istituti finanziari a fiutare l’affare.
Goldman Sachs sta studiando “i token non fungibili nel contesto degli strumenti finanziari” per mettere a punto strumenti ad hoc e facilitare i propri clienti nell’acquisto e lo scambio.
JP Morgan ha recentemente aperto una lounge privè nel metaverso dove gli utenti possono acquistare lotti di terreno virtuali tramite gli NFT mentre Nomura, un’importante banca giapponese si sta distinguendo come presenza nel settore delle criptovalute e degli NFT con promozioni che attirino nuovi utenti e clienti già acquisiti.
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