FTX ha annunciato che prelievi e depositi di ETH verranno bloccati fino a fine settembre.
FTX sospenderà le operazioni su ETH per il Merge
FTX sospenderà i depositi e i prelievi di ETH e token ERC-20 circa mezz’ora prima dell’aggiornamento Bellatrix relativo al layer di consenso (epoca 144.896 sulla Beacon Chain: 6 settembre 2022 alle 11:34:47 UTC) e dell’aggiornamento Paris relativo al livello di esecuzione.
Con questo scarno comunicato sul sito aziendale, l’exchange FTX ha annunciato che, in occasione dell’aggiornamento di Ethereum, previsto per il 15 settembre, sospenderà depositi e prelievi di ETH e relativi token basati su Ethereum.
Mentre, invece, lo stop non riguarderà il trading della criptovaluta, come era parso di capire in un tweet della società poi cancellato.
La sospensione dei depositi e dei prelievi si rende necessaria, secondo FTX, perché dopo il Merge potrebbero emergere uno o più fork di PoW ETH.
La società spiega sul sito aziendale:
“Se nascerà un fork di PoW ETH canonico, FTX accrediterà agli utenti il token ETH del fork PoW. Chi ha preso in prestito ETH riceverà i PoW ETH del fork in base al suo saldo di ETH al momento dello snapshot del fork che avverrà prima dell’aggiornamento Paris relativo al layer di esecuzione. FTX si riserva il diritto di aggiornare il trattamento di qualsiasi fork PoW di ETH in qualsiasi momento”.
Questa mossa dell’exchange è stata decisa proprio per garantire i propri utenti di fronte a quella che viene considerata come una delle più grandi rivoluzioni nel campo crittografico degli ultimi anni. Sicuramente il nuovo aggiornamento di Ethereum avrà bisogno di un pò di tempo per essere pienamente implementato e diventare pienamente operativo.
La prima conseguenza, come affermato anche da FTX, è quella che si possano creare dei fork di Ethereum per mantenere ancora in vita il vecchio sistema di consenso basato sul Proof of Work e non quello nuovo della Proof of Stake portata dal Merge.
Justin Sun a favore del fork di Ethereum
Il fondatore di Tron, Justin Sun, è emerso come uno dei più convinti sostenitori della necessità di un hard fork di Ethereum dopo che la blockchain è passata a un meccanismo di Proof-of-Stake (PoS), un evento noto come The Merge, previsto per settembre.
Anche se c’è chi non crede che questo fatto avrà un grande impatto sulla blockchain di Ethereum, che rimarrà sostanzialmente quella, come dice Jonathon Miller, capo australiano dell’exchange di criptovalute Kraken, che in un’intervista recente ha spiegato come il fork di Ethereum potrebbe sembrare un evento drammatico, ma di non essere affatto preoccupato per questo:
“Potrei eseguire il fork di Ethereum domani ma le persone useranno quel fork? Questa è una domanda diversa”, ha detto. “Questa è una domanda che i minatori devono porsi. Ethereum è la rete preferita dagli sviluppatori e rimarrà tale per qualche tempo”.
Secondo gli sviluppatori di Ethereum, il Merge è progettato per passare a PoS senza tempi di inattività a causa della difficoltà totale del terminale (TTD), che garantirà la transizione in base alla potenza di mining totale necessaria alla costruzione di una catena, ma evidentemente FTX ha voluto comunque adottare questa scelta perché è convinto che questo aggiornamento avrà degli effetti immediati sulla blockchain.
Nei giorni scorsi è poi arrivata una precisazione da parte della Ethereum Foundation a proposito dell’argomento legato alle gas fee per effettuare le transazioni sulla blockchain, su cui il nuovo aggiornamento potrebbe anche non avere effetti così impattanti, come ritenuto da molti:
“Le tariffe del gas sono un prodotto della domanda di rete relativa alla capacità della rete. La fusione depreca l’uso del Proof-of-Work, passando al Proof-of-Stake per consenso, ma non modifica in modo significativo alcun parametro che influenza direttamente la capacità della rete o portata”.
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