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Compaiono alcuni segnali premonitori di un mercato azionario bullish, cioè in rialzo. Il rapporto tra indice VIX e VXV mostra un dato ben preciso assieme allo S&P 500 che continua a chiudere in positivo.
Cosa mostra il rapporto tra l’indice VIX e VXV
L’indice VIX, che misura la volatilità del mercato e in un certo senso la “paura” degli investitori, è diminuito per otto settimane consecutive, la serie più lunga degli ultimi tre anni. Mostra, quindi, un chiaro sentiment ottimista, ma è ancora più utile analizzare il rapporto VIX/VXV. Il VIX è la volatilità implicita di 1 mese, mentre il VXV è la volatilità implicita di 3 mesi. Solitamente il primo è inferiore al secondo, poiché più è lungo l’orizzonte temporale e maggiore è l’incertezza.
Qual è ora il rapporto VIX/VXV? Il valore risultante è 0,84, ma va interpretato in base a queste soglie:
- se è maggiore di uno mostra incertezza ed è quindi negativo per il mercato azionistico;
- se è inferiore a uno indica tranquillità, quindi più sicurezza negli investimenti e più serenità verso il futuro;
- se è vicino a 1,30 il mercato potrebbe avere raggiunto a un limite e quindi invertire la rotta;
- se è vicino a 0,95 il mercato potrebbe toccare il fondo e salire;
- se è intorno a 0,82 il mercato è forte, rialzista, e lascia grandi possibilità agli investitori.
Il rapporto degli indici VIX e VXV a 0,84 è quindi molto positivo, e potrebbe anticipare una tendenza rialzista con un S&P 500 in corsa.
Ottimismo condiviso, ora si attende la Fed
È interessante notare come nella prima settimana di agosto sia stato rilevato un notevole incremento delle operazioni di investimento nei fondi azionari statunitensi. Gli investitori pensavano che la Federal Reserve avrebbe contenuto gli aumenti dei tassi di interesse e si sono affrettati a versare 4,21 miliardi di dollari nei propri fondi di investimento, contribuendo al più grande afflusso settimanale dal 22 giugno. Nei fondi delle società a grande capitalizzazione si sono riversati afflussi per 7,6 miliardi di dollari, di nuovo l’importo più alto dal 25 maggio. Cosa significa questo? È il risultato più evidente di un sentimento rialzista che è passato dal 31,6% al 32,2%, per una differenza di 1,6 punti percentuali.
Com’è logico, il sentimento ribassista è diminuito di 2,2 punti per arrivare al 36,7%. Rimane al di sopra della sua media storica del 30,5%, ma va considerato il delicato periodo storico, la crisi energetica e l’instabilità politica ed economica di molti Paesi. Si attendono quindi le prossime decisioni della FED per osservare gli eventuali cambiamenti negli indici VIX e VXV, negli investimenti e nei sentiment rialzisti e ribassisti.
Bene lo S&P 500 con le chiusure in positivo
Con la giornata di Ferragosto lo S&P 500 può celebrare la chiusura della quarta settimana consecutiva in rialzo, la serie più lunga dallo scorso novembre. Appena tre giorni prima, venerdì 12 agosto, l’indice aveva raggiunto anche un altro traguardo significativo: aveva finalmente recuperato la metà delle perdite subite all’inizio di quest’anno. Il merito va alla fiducia nei confronti della Fed, all’88% delle azioni scambiate al di sopra della media mobile a 50 giorni (erano solo il 2% a giugno) e alle ultime chiusure in rialzo. Dopo una breve scivolata sotto i 4.325 punti, è risalito rapidamente e si è stabilizzato a 4.290, chiudendo poi a 4.305 il 16 agosto.
Va ricordato che un indice S&P 500 potrebbe trascinare in rialzo anche Bitcoin: le azioni sono storicamente legate e quando uno sale, l’altro lo segue da vicino. Se a questo aggiungiamo che nel prossimo futuro i Bitcoin disponibili si esauriranno, è facile immaginare una nuova “corsa” di criptovalute, che secondo alcuni potrebbe raggiungere e forse anche superare i 100.000 dollari.
Tuttavia, prima di piazzare investimenti è saggio attendere qualche indizio su quali saranno le decisioni prese dalla Federal Reserve. Se venissero approvate delle misure in grado di contenere l’aumento dei tassi di interesse, sarà fondamentale osservare i movimenti dello S&P 500 e come cambierà il rapporto VIX/VXV.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né ha testato la piattaforma.
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