Ethereum ha quadruplicato i “bug bounty”, facendo passare le ricompense da $250.000 a $1 milione per coloro che scoprono bug del codice prima dell’aggiornamento Merge, previsto per il 15 settembre.
Ethereum Merge e le ricompense da $1 milione per chi scopre bug del codice
In attesa del tanto discusso aggiornamento Merge, Ethereum vuole essere sempre più sicuro che il codice sia pulito da eventuali bug.
Per procedere in questo senso, col supporto di hacker amichevoli, la Fondazione di Ethereum ha deciso di aumentare di 4x i “bug bounty”, e cioè le ricompense messe in palio per chi scopre appunto bug nel codice.
The non-profit foundation behind the Ethereum blockchain is quadrupling the rewards it will pay to friendly hackers who uncover bugs in the code of its much ballyhooed software upgrade to as much as $1 million https://t.co/z4jpqdohMe
— Bloomberg Crypto (@crypto) August 24, 2022
“La fondazione no-profit che sta dietro alla blockchain Ethereum sta quadruplicando le ricompense che pagherà agli hacker amici che scoprono bug nel codice del suo tanto sbandierato aggiornamento software, portandole fino a 1 milione di dollari.”
Il programma bug-bounty ha, dunque, offerto pagamenti fino a 250.000$ e un posto nella sua classifica agli hacker che scoprivano errori critici. Il tutto fino a ieri, quando è stato annunciato direttamente dal Mainnet Merge che l’aumento del premio è aumentato fino a $1 milione.
Ethereum Merge: la data è sempre più vicina
È da metà agosto che sviluppatori e lo stesso Vitalik Buterin hanno annunciato che la data del tanto atteso aggiornamento Merge di Ethereum sarà intorno al 15 settembre 2022.
La stima della data presunta nel 15/9, deriva dalla conoscenza del numero fisso di hashrate, fissato appunto a 58750000000000000000000 che, secondo le statistiche di bordel.wft riportate proprio da Buterin, dovrebbe cadere nella metà di settembre.
Si tratta dunque del passaggio della Blockchain di Ethereum da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS), il che prevede la fine del mining di ETH, definendo la nuova blockchain più sostenibile della precedente.
Nello specifico, il PoS prevede che i nodi validatori debbano immobilizzare dei loro ETH per poter partecipare al processo di validazione e che, in cambio, questi vengano remunerati con ETH provenienti dalle fee e con altri creati all’occorrenza.
Lo staking, invece del mining, da un lato immobilizza degli ETH rendendoli non scambiabili nel mercato, mentre dall’altro remunera chi lo fa. Una volta terminato il passaggio di Ethereum in PoS, tutti gli ETH in staking verranno resi nuovamente disponibili per poter essere ritirati e, volendo, messi sul mercato per la loro vendita.
I benefici derivanti dal Merge di Ethereum
A neanche un mese dall’aggiornamento Merge di Ethereum, pare che la notizia stia portando fiducia nel mercato, tanto che già è stato annunciato che la città di Buenos Aires, in Argentina, installerà l’anno prossimo un suo nodo Ethereum.
Si tratta di un suo nodo validatore gestito dal governo del Paese, insieme all’installazione di software client Ethereum.
Un modo per promuovere lo sviluppo di una regolamentazione flessibile per le crypto in Argentina e per partecipare attivamente alla blockchain di Ethereum.
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