Lunedì l’Alta Corte di Singapore ha accolto una petizione della società di consulenza Teneo, il liquidatore del fondo Three Arrows Capital (3AC).
Teneo, il liquidatore di 3AC tenta di restituire il capitale ai creditori
Il problema per Teneo è quello di riuscire a reperire tutti i fondi disponibili appartenenti a 3AC, e per farlo aveva bisogno di essere autorizzata ad avere accesso a tutti i registri finanziari del fondo. Senza l’autorizzazione dell’Alta Corte, infatti, non vi aveva accesso, mentre ora potrà finalmente verificare quali siano tutti gli asset di proprietà del fondo fallito.
Lo ha riferito Bloomberg citando fonti anonime informate sui fatti, ed affermando che il co-fondatore di 3AC, Zhu Su, aveva già annunciato l’intenzione di trasferire la sede a Dubai. Il fondo, invece, è stato registrato nelle Isole Vergini Britanniche, anche se operava da Singapore.
Teneo, che ha sede a New York, è stata incaricata di gestire la liquidazione di Three Arrows Capital dalla Corte suprema dei Caraibi orientali presso l’Alta Corte di giustizia delle Isole Vergini Britanniche.
Ora il liquidatore potrà avere accesso a conti bancari, proprietà, criptovalute, NFT e partecipazioni della società a Singapore, per cercare di reperire quanti più fondi disponibili da distribuire ai creditori.
Fino ad oggi erano riusciti ad entrare in possesso solamente di asset per un valore complessivo di 40 milioni di dollari, mentre i creditori di 3AC hanno presentato richieste di rimborso per oltre 2,8 miliardi di dollari.
Nel frattempo prosegue anche l’istanza di fallimento negli USA, dove Three Arrows è soggetta al Chapter 15, ma gli avvocati di Teneo sostengono che i co-fondatori Zhu Su e Kyle Davies non stanno collaborando. Lo stesso Zhu aveva dichiarato su Twitter che i co-fondatori avevano fornito ai liquidatori solamente un foglio di calcolo con indicati gli asset in possesso del fondo.
Gli asset deteriorati di Three Arrows Capital
Con la vittoria in tribunale è possibile che Teneo riesca a rintracciare molto di più dei 40 milioni di dollari racimolati fino ad ora, ma rimane estremamente difficile immaginare che possa arrivare ai 2,8 miliardi richiesti.
Il fallimento, infatti, è dovuto probabilmente ad una gestione in perdita degli asset della società, quindi è possibile che buona parte degli asset che coprivano i debiti siano stati sperperati o persi. I creditori pertanto dovranno attendersi un taglio delle loro richieste di rimborso, anche se non è ancora chiara l’entità di questo taglio.
3AC è fallito in conseguenza all’implosione dell’ecosistema Terra/LUNA/UST, dato che vi aveva investito molto nella speranza di ottenere grandi guadagni. Visto che non sarà più possibile recuperare i fondi persi con questi investimenti, è presumibile che il valore complessivo dei fondi rimasti sia ampiamente inferiore rispetto a quello totale dei debiti accumulati nel tempo e non pagati.
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